L’ultimo quinquennio ci ha dimostrato quanto il surriscaldamento globale stia impattando sul nostro pianeta stravolgendone l’ecosistema. Bombe d’acqua letali per i raccolti si alternano a lunghi periodi di siccità portando ad una crescita inesorabile del tasso di desertificazione. L’emergenza climatica ormai è un triste dato di fatto.

Secondo fonti Onu la vita sulla Terra subirà profondi cambiamenti. I nati nel 2021 all’età di 30 anni si troveranno a vivere in un pianeta che sarà solo il ricordo di quello di oggi.

alcune fioriture stanno anticipando mentre gli uccelli migratori hanno mutato le date di partenza ed arrivo anno dopo anno.

Non ci si può più nascondere dietro un dito, i mutamenti dovuti a decenni di inquinamento sfrenato da Co2 sono una nostra responsabilità.

Nel novembre 2016 la città di Garessio, in provincia di Cuneo (Piemonte) è stata travolta da un’incredibile alluvione causata dall’esorbitante quantità di pioggia caduta per tre giorni consecutivi. L’acqua del fiume Tanaro che attraversa la città è uscita dagli argini, allagando case, negozi, strade e campi agricoli

L’ecosistema, nonostante tutto, cerca di rispondere al surriscaldamento a cui è sottoposto: dopo 7 anni, torna tristemente aggiornato l’allarme sugli impatti irreversibili dovuti al surriscaldamento terrestre. Per ora si hanno solo le prime indiscrezioni del documento, al quale sta lavorando un’equipe intergovernativa di scienziati delle Nazioni Unite specializzata in cambiamenti climatici.  Il testo verrà presentato nel febbraio 2022 solo dopo l’approvazione dei 195 Paesi dell’Onu a cui verrà sottoposto per un esame al fine di orientare le decisioni politiche future.

Secondo indiscrezioni della stampa francese “il peggio deve ancora venire”. L’aumento del riscaldamento globale oltre la soglia di 1,5/2 gradi centigradi fissata nell’accordo di Parigi del 2015, avrà degli impatti irreversibili sia sull’ecosistema ma anche sull’esistenza di noi esseri umani.

Circa 420 milioni di persone si troveranno ad affrontare temperature estreme, se non letali, il sovraffollamento delle aree urbane nelle quali si stimano circa 350 milioni di abitanti in più, la scarsità d’acqua causa siccità ed infine 80 milioni di persone soffriranno la fame entro il 2050 e non più entro fine secolo come le precedenti stime.

Questo quadro apocalittico è figlio della concentrazione di gas in atmosfera.

L’anidride carbonica è aumentata del 147% presentando una concentrazione che non si registrava almeno da 650 mila anni, il metano del 259% ed il protossido di azoto del 123% rispetto ai livelli preindustriali.

Gli scienziati invitano ad una collaborazione globale volta a ridefinire il modo di vivere e consumare. I cambiamenti che hanno portato siccità, dissesto idrogeologico, malattie nuove, crisi agricole ed economiche dipendono da una condotta immorale perseguita negli anni.

Possiamo riassumere questo articolo con l’emblematica frase che Picasso rivolse ad un ufficiale nazista che osservava Guernica: “Avete fatto voi questo orrore, maestro? “No”, risposi “E ‘opera vostra”.

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