L’allarme siccità è alto in tutto il paese. Ormai le colture, negli ultimi anni, sono vessate da temperature esagerate.
L’Organizzazione Metereologica Mondiale non dà adito ad interpretazioni: i parametri del clima hanno toccato i valori più importanti mai registrati.
Basti pensare che nel 2021 si è rilevata la temperatura più alta dall’avvento dell’era industriale.
Analizzando, inoltre, la concentrazione dei gas serra in atmosfera, il livello dei mari e riscaldamento degli oceani sono tutti dati che confermano che l’emergenza climatica è in crescita ed in tempi brevi.  

Siccità e crisi climatica camminano di pari passo.

I cambiamenti climatici sono scaturiti dalla concentrazione di gas serra connessi alle attività umane. Sfortunatamente, le quantità di questi gas sono in aumento e ciò che preoccupa principalmente è il quantitativo di metano. Esso non è solo responsabile dell’aumento della temperatura e quindi della siccità ma, anche, della formazione di ozono nella troposfera. Il quale, risulta essere fortemente nocivo per la salute umana.
La rilevazione delle temperature ha dimostrato come gli ultimi sette anni siano stati i più caldi di sempre. Nell’ultimo anno il livello di riscaldamento ha raggiunto 1,11 °C sopra la media dell’epoca preindustriale. La risposta del Pianeta è sempre più un urlo, non di parole, ma di fenomeni estremi: la siccità accompagna le nostre estati e mari ed oceani sono sempre più caldi.

L’Italia rischia lo stato d’emergenza?

A causa della forte siccità molte Regioni stanno varando la possibilità di razionare l’acqua.
Il Governo, infatti, sarà chiamato a valutare se concedere o meno lo stato d’emergenza alle Regioni colpite.
Se ciò dovesse accadere, si mirerebbe ad aiutare le aziende agricole principalmente fornendo autobotti laddove l’acqua fosse insufficiente per irrigare i campi.
Un’altra possibilità è che le Regioni chiedano al Governo l’accesso ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Ciò, comporterebbe la realizzazione di nuovi invalsi accrescendo così l’accumulo e lo stoccaggio di acqua potabile durante i periodi di pioggia intensa da utilizzare nei momenti di siccità. Per far fronte alla situazione da diversi giorni molti Comuni italiani stanno comunque attivando autonomamente ordinanze di razionamento dell’acqua.
Ultimo fronte le centrali idroelettriche, ne sono state già chiuse sette.

Non solo siccità.

L’impatto del cambiamento climatico è connesso da molteplici e complesse interazioni tra clima e capacità di adattamento dei sistemi naturali.
Le conseguenze legate al clima incidono sulla salute, la sicurezza alimentare e idrica, l’economia e la biodiversità. Il clima estremo, inoltre, influenza la distribuzione delle risorse naturali tra i paesi e l’entità dei rischi per l’ambiente. Tra questi ci sono la siccità, gli incendi, le inondazioni e l’erosione costiera. Gli attuali livelli delle emissioni, assicurano che verrà superata la soglia dell’aumento di 1,5 °C della temperatura media. In un videomessaggio il segretario generale dell’ONU Antonio Guterres ha criticato “la triste litania del fallimento dell’umanità nell’affrontare la crisi del clima”. Sottolineando che: le rinnovabili sono l’unica strada verso una reale sicurezza energetica, prezzi stabili dell’energia e opportunità di lavoro sostenibili. Se lavoriamo insieme, la trasformazione verso l’energia rinnovabile può essere il progetto di pace del XXI secolo”.

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