E-Fuels: in Cile un nuovo progetto all'insegna dei biocarburanti

Un pool di aziende, in Cile, ha dato inizio ai lavori per la costruzione di impianti destinati alla produzione di e-Fuels.
“Haru Oni”, questo il nome dello stabilimento, verrà realizzato a Punta Arenas in Cile e avrà un regime di produzione di 130 mila litri di e-Fuels già nel 2022 e fino a 55 milioni di litri per il 2024.

Lo scopo di questi impianti sarà proprio quello di sfruttare i forti venti della nazione. Nella regione di Magallanes il vento verrà utilizzato per generare carburante ad impatto climatico zero.
La scelta è ricaduta, inoltre, su questo territorio per le eccezionali condizioni del vento e del consequenziale basso costo dell’elettricità.
Conducendo un’analisi a livello internazionale il Cile ha un alto potenziale per la produzione, esportazione ed uso locale di idrogeno verde.
Le esportazioni di e-Fuels sono il modo migliore per impiegare l’energia eolica largamente disponibile e costante nella regione di Magallanes.

Lo scopo è quello di poter ricavare dei carburanti sintetici per mezzi pesanti e velivoli:

• E-gasolio per autobus, camion e navi
• E-cherosene per gli aerei.

Il grande merito degli e-Fuel è quello di eliminare le emissioni di gas serra da questi mezzi senza, però, doverli modificare.
Non sono state contemplate le auto perché in questo preciso momento storico i motori elettrici sono troppo competitivi.
Il passo fondamentale per la creazione di e-Fuels è quello di creare idrogeno verde.
L’elettrolisi è il processo usato per produrre idrogeno da fonti rinnovabili. L’acqua si scompone in idrogeno e ossigeno all’interno di elettrolizzatori che sfruttano una sorgente di corrente esterna.
Il passo successivo, più rivoluzionario: produrre metanolo catturando anidride carbonica.
Un’azienda britannica ha creato una nuova tecnologia capace di separare l’anidride carbonica dai fumi presenti in atmosfera.

Dall’e-metanolo, prodotto a zero emissioni, si ricava l’e-benzina carburante sintetico che può essere bruciato nei motori tradizionali. Esso presenta un duplice vantaggio:

• Zero emissioni nette, poiché la Co2 era stata precedentemente rimossa
• Non produce ossido di zolfo e biossido di azoto

In Italia, sono stati avviati studi per verificare la fattibilità per impianti di produzione di e-Fuel. Un team del Politecnico di Milano sta vagliando la situazione energetica italiana in relazione al potenziale sviluppo di questo mercato.
Secondo le stime, i sistemi potrebbero essere implementati senza grandi modifiche tecnologiche. Gli e-Fuels possono essere utilizzati negli erogatori di benzina già presenti sul mercato.

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