L’Unione Europea, a fine aprile, ha annunciato le città scelte per “100 città intelligenti e a impatto climatico zero entro il 2030”. Tra queste, 9 sono italiane: Torino, Bologna, Bergamo, Roma, Padova, Prato, Firenze, Milano e Parma. Esse saranno le prime a puntare all’obiettivo net-zero raggiungendo, vent’anni prima delle altre città In Europa, la neutralità climatica, stimata per il 2050.

100 città ad impatto zero nella visione europea.

L’Unione Europea ha deciso di selezionare le 100 città europee sia tra capitali, che centri urbani piccoli e medio-grandi. La discriminante nella scelta è che essi incarnino l’idea di innovazione e sperimentazione. Un esempio per le altre città europee per trovare la condizione di diventare climaticamente neutre entro il 2050.
La neutralità climatica per il 2050 è obiettivo del Green Deal europeo e il comportamento delle città è fondamentale per la mitigazione del clima.
Esse occupano solo il 4% della superficie terrestre dell’UE ma ospitano il 75% dei suoi cittadini e consumano oltre il 65% dell’energia mondiale, rappresentando, pertanto il 70% delle emissioni globali di CO2.
Poiché la mitigazione del clima dipende dall’azione urbana è imprescindibile sostenere le città nell’accelerare la loro trasformazione verde e digitale.

I fondi stanziati.

Horizon Europe investirà  un budget totale di 360 milioni di euro per permettere alle città selezionate di sviluppare, assieme a imprese e cittadini, contratti e piani di partecipazione a grandi azioni innovative, progetti pilota e dimostrazioni che puntino all’efficienza energetica, alla mobilità e alla pianificazione verde urbana, il tutto congiuntamente con altri programmi UE (adattamento al cambiamento climatico, ripristino delle acque e degli oceani, mantenimento del benessere del suolo e delle persone).
I settori implicati nel piano comprendono energia, edilizia, gestione dei rifiuti e trasporti, che coinvolgeranno sia cittadini che organi di ricerca pubblici e privati, puntando ad una vera e propria transizione verso un futuro più sostenibile.
La stessa Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen dichiara su Twitter che “la transizione verde sta avvenendo proprio ora. E c’è sempre bisogno di pionieri, che stabiliscano obiettivi ancora più alti”.
Interessante sottolineare che sono state inglobate nel progetto anche città che non fanno parte dell’UE ma sono associate o in procinto di essere associate ad Orizzonte Europa:
-Elbasan, Albania.
-Sarajevo, Bosnia Erzegovina.
-Reykjavík, Islanda.
-Eilat, Israele.
-Podgorica, Montenegro;
-Oslo, Stavenger e Trondheim, Norvegia.
-Istanbul e Izmir, Turchia.
-Bristol e Glasgow, Regno Unito.

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