Il mercato dell’energia sta attraversando un trend di prezzi al rialzo. I colpevoli: l’ascesa dei prezzi delle materie prime e le ridotte forniture di gas, soprattutto quelle provenienti dalla Russia.

Pesano sul caro bolletta, anche la crescita degli Ets ossia i prezzi dei permessi di emissione di Co2. In quanti sanno realmente cosa sono questi costi e come funzionano?

In questo articolo noi di Union Energia proveremo a spiegarvelo sempre per perseguire il cammino della trasparenza, must have della nostra azienda.

Nonostante i costi per i permessi siano aumentati essi permettono una sorta di speculazione che prende il nome di cap-and-tradeEscamotage per scambiare le emissioni. Un’azienda che inquina più di quanto previsto dall’UE comprerà nuovi permessi, comportando aumento di costo, invece le più virtuose li venderanno.

Questi costi, che hanno raggiunto i massimi storici, vanno recuperati ed impattano sulle tariffe dei consumatori.

Le aziende, in soldoni, devono pagare per poter inquinare.

L’aumento del costo del gas, secondo Arera, a termine del terzo trimestre 2021 è aumentato del 50% rispetto al secondo trimestre.

Nonostante la crescita negli ultimi anni dell’uso di energie rinnovabili, il fabbisogno energetico italiano è coperto principalmente dall’utilizzo di gas. Materia prima non eccessivamente inquinante ma estremamente costosa.

Nella lotta al caro gas non siamo stati aiutati neppure dal punto di vista meteorologico. Una primavera fredda non ha permesso di spegnere i riscaldamenti, un’estate torrida ha portato ad un uso elevato dei climatizzatori.

I paesi asiatici sono stati i primi a venirne fuori, almeno sulla carta, cosicché le grandi navi “gasiere” sono partite prima alla volta della Cina o del Giappone ed infine verso l’Europa. In concomitanza c’è stato un calo di rifornimenti dalla Russia, causa di interessi politici legati al raddoppio del gasdotto North Stream.

Come ultima motivazione, ma non per questo meno importante o influente, la correlazione tra crisi economica e mercato dell’energia.

Il quadro fino ad ora presentato non è assolutamente dei migliori, ed in tutto ciò, cosa ha fatto il governo italiano per regolare il mercato dell’energia?

Ha attuato un decreto che interessa gli oneri generali di sistema così da alleggerire tutte quelle voci che comportano un feroce aggravio sulle bollette con la prospettiva di trasferire in fiscalità generale gli oneri destinati al sostegno delle energie rinnovabili.

L’Arera ha già sottolineato l’importanza e la necessità di eliminare dalla fatturazione gli oneri non strettamente connessi agli obiettivi di uno sviluppo ambientale sostenibile.

Ciò sarà sufficiente per non gravare ancora di più sul bilancio familiare?

Noi di Union Energia proponiamo un’alternativa green certificata che permette di diminuire, se non azzerare, i costi in bolletta. Grazie al nostro progetto #azzeriamola fondato sulla sharing economy avrai la possibilità di ridurre, se non azzerare, le bollette. Clicca qui per visitare la nostra pagina Facebook e qui per conoscere la nostra community. Troverai testimonianze reali di persone comuni che hanno detto stop al caro bolletta di luce e gas.